Lo Young Historians Festival di Lucca ha avuto origine dalle esperienze nelle scuole arrivando a formulare nel 2018 il primo Congresso dei ragazzi, una manifestazione del tutto nuova nel panorama italiano e dedicata ai ragazzi di età scolare. La rete di collaborazioni nata dalla passione dei partecipanti ha portato a intessere rapporti con un crescente numero di realtà culturali come il Centro internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio dell’Università di Bologna e con il Festival del Medioevo di Gubbio. Il Congresso dei Ragazzi, non è semplicemente un appuntamento per i ragazzi ma proprio dei ragazzi, realizzato pensando a loro e in collaborazione con loro. I ragazzi non sono solo i destinatari dell’attività didattica ma ne sono gli assoluti protagonisti e gli artefici.
Edizione 2021
Nel rispetto delle normative anti Covid anche l’edizione del 2021 sarà organizzata per lo svolgimento online ma lasciando aperta la possibilità, se le condizioni la consentiranno, di adottare una formula mista: parte in presenza e parte online.
L’edizione 2021 è dedicata a Dante, in consonanza con l’anno dantesco che tutto il Paese sta celebrando. L’impostazione tematica specifica è mirata ai ragazzi dato che si concentra proprio sulla volontà di comprendere e di imparare. Il titolo scelto è Per seguire canoscenza. Il viaggio di Dante come modello di narrazione storica, ispirato al canto di Ulisse della Divina Commedia.
Il tema è quello della conoscenza prendendo ad esempio il personaggio di Ulisse che soddisfa il proprio bisogno di sapere spingendosi oltre le Colonne d’Ercole, lo stretto di Gibilterra, che erano considerate il limite del mondo conosciuto. Egli decide di esplorare ciò che ancora non conosce spingendosi oltre quei limiti per amore del sapere.
Dante viene proposto come tema del festival di storia per ragazzi perché è inteso, appunto, come modello di narrazione storica. La sua narrazione storica è costruita non solo su fonti cronachistiche ma anche su testimonianze letterarie, visioni filosofiche, conoscenze mediche, concezioni politiche, credenze religiose, etc. Per certi versi si tratta un’esperienza estremamente moderna – oggi diremmo multidisciplinare – capace di assume elementi da tutte quelle fonti di varia natura che contribuiscono alla narrazione storica. Dante costruisce la sua opera di fantasia facendola diventare un racconto storico attraverso la descrizione dei personaggi, la rappresentazione degli eventi, la creazione di connessioni tra piani diversi.
Nella sua Divina Commedia ha introdotto conoscenze di poesia, filosofia, teologia, medicina, politica, all’interno una cornice narrativa fantastica riuscendo a creare il più grande affresco storico mai realizzato del periodo in cui visse. L’opera riveste quindi due aspetti importanti: da un lato permette di avere una panoramica completa del pieno Medioevo e dall’altro offre la possibilità di misurarsi con un modello di narrazione storica particolarmente sofisticato.