Lo Young Historians Festival ha avuto origine dallo sviluppo di esperienze nelle scuole come la Gino Custer De’ Nobili di Santa Maria a Monte, partita nel 2017 dallo studio della leggenda del Volto Santo e arrivata fino ad elaborare un video didattico per gli altri ragazzi della scuola media inferiore. Nello stesso periodo, la scuola media di Licciana Nardi e la scuola media di Camporgiano (ora Castelnuovo), erano risultate vincitrici della VII edizione del concorso nazionale Raccontare il Medioevo dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma (ISIME), con due lavori dedicati al Volto Santo e al pellegrinaggio in Lucchesia. L’incontro delle tre scuole e la volontà di condividere le esperienze didattiche hanno aperto la strada nel 2018 al Congresso dei ragazzi, nell’ambito dello Young Historians Festival,una manifestazione del tutto nuova nel panorama italiano e dedicata ai ragazzi di età scolare.
La rete di collaborazioni nata dall’entusiasmo dei partecipanti ha portato a intessere rapporti con un crescente numero di realtà culturali come il Centro internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio dell’Università di Bologna e con il Festival del Medioevo di Gubbio. Il Congresso dei Ragazzi, nell’ambito dello Young Historians Festival di Lucca, non è un appuntamento per i ragazzi ma dei ragazzi, realizzato pensando a loro e in collaborazione con loro. I ragazzi non sono solo i destinatari dell’attività didattica ma ne sono i protagonisti e gli artefici.
Edizione 2020
L’edizione 2020 ha subito una battuta di arresto a causa della pandemia ma in accordo col nucleo storico che ha dato vita a questo appuntamento (Elena Dinelli, Scuola media di Santa Maria a Colle, Lucia Giovannetti, Scuola media di Camporgiano-Castelnuovo, Sabrina Facchini della Scuola di Licciana Nardi insieme ad altri docenti che si sono aggregati nel tempo e all’assessora alla Memoria storica del comune di Lucca, Ilaria Vietina, abbiamo deciso di andare avanti. E non solo: vogliamo che questa edizione dia un forte segno di speranza, di continuità, di perseveranza con la scelta di una grafica tutta rinnovata e un titolo a misura dell’esperienza affrontata dai ragazzi. Il festival continuerà ad occuparsi dei temi connessi alla storia cittadina e al concetto di viaggio che così tanto peso sta assumendo nella valorizzazione del territorio. Decidendo di non ignorare l’emergenza che abbiamo vissuto ma di trasformarla in una occasione di crescita, il tema scelto per il Congresso dei Ragazzi 2020 sarà: «Guarda, qui fuori c’è il mondo!», che è la frase di meraviglia e scoperta detta dal figlio di una delle docenti coinvolte nel gruppo Facebook di Young Historians Festival, durante il lockdown.
Non cambierà niente rispetto ai tematismi precedenti: vogliamo solo sottolineare che dentro l’emergenza c’è una scuola che continua a vivere e vuole guardare avanti con tutta la forza e l’ostinazione possibili, perché pur con tutti i limiti che ci impone questa situazione siamo convinti dell’importanza di continuare a crescere insieme.
La nuova illustrazione che vedete in copertina è stata realizzata appositamente da Paola Fanucchi, un’illustratrice lucchese amica del festival. Ma ciò che rappresenta, ovvero il profilo del monte Omo Morto che da sdraiato si mette a sedere e poi comincia a camminare è un’idea di Paolo Pioli, grande amante delle Apuane e persona provvista di una spiccata sensibilità. Suo infatti è il fotoritocco che illustra la storia del monte che si rimette in piedi, con cui ci ha un po’ commosso tutti. Anche questa immagine accompagnerà l’edizione 2020 in cui ci immaginiamo che siamo tutti un po’ come la figura del monte dormiente e che rimettendosi in piedi scopre, come ha detto un bambino saggio, che fuori c’è ancora tutto il mondo da scoprire. Magari nuovo, magari diverso, magari mutevole così come lo era il mondo dei viaggiatori, degli emigranti, dei personaggi che ci accompagneranno in questa edizione rinnovata.
In considerazione dei nuovi decreti e dell’impossibilità di gite e spostamenti, tutto si sposterà on line. Con dispiacere perché crediamo nel valore della possibilità di incontro dei ragazzi, ma anche con ostinazione perché non vogliamo mollare. Non vogliamo darla vinta al virus. non vogliamo perdere la continuità di un appuntamento in progressiva crescita, non vogliamo perdere la possibilità di collegarci con le scuole di altri territori, non vogliamo rinunciare a condividere le nostre esperienze e quelle dei ragazzi. Il motivo per cui non molleremo è che, anche con i mezzi digitali e le tecnologie online, vogliamo tenere APERTA almeno questa finestra per i ragazzi, perché vedano e sperimentino che c’è un mondo fuori, che nonostante tutto lotta per andare avanti e per aiutarli a crescere. Perché abbiano diritto a un’esperienza che li distolga almeno temporaneamente dalle ansie e dall’inevitabile pressione che subiscono in questa condizione. Perché possano pensare che domani, quei ragazzi di altre città che oggi vedono online, li potranno incontrare di nuovo. Perché riescano a pensare che esistono un futuro e una via d’uscita a questa crisi e noi li accompagneremo. Perché abbiamo diritto ad essere protagonisti del loro congresso, come tutti gli anni, quando noi adulti ci mettiamo da parte e sono loro che parlano. Noi ci mettiamo al loro fianco e ricominciamo da loro, imparando ciò che hanno da insegnarci.